Addio pensione di reversibilità, la Cassazione ha già approvato tutto: vi lasciamo vedovi e senza un quattrino | Trattati come farabutti

Anziana (Foto di Udo Voigt da Pixabay) - pianoinclinato.it
Pronti a salutare la pensione di reversibilità, è stato già deciso tutto. Un altro aiuto economico che ci viene sottratto da sotto al naso.
La pensione di reversibilità è un importante aiuto economico che l’INPS offre ai familiari di una persona deceduta che aveva diritto alla pensione. Serve per dare un po’ di stabilità a chi resta, soprattutto se prima si viveva con un solo reddito.
Il primo a poterla ricevere è il coniuge, come ovvio, ma non è l’unico. Infatti in certi casi spetta anche ai figli, ai genitori o ai fratelli e sorelle del defunto, se rispettano alcune condizioni. È una forma di tutela per non lasciare completamente scoperti i familiari.
Non sempre però la pensione arriva intera. Le percentuali variano: ad esempio, il coniuge da solo prende il 60% della pensione che spettava alla persona scomparsa, e questa percentuale può aumentare se ci sono figli o altri familiari a carico.
E qui arriva la notizia che fa preoccupare molti: chi prende oggi la pensione di reversibilità potrebbe rischiare di perderla del tutto. Può succedere davvero, vediamo perché.
Addio pensione di reversibilità
In alcuni casi, come accennato, la pensione di reversibilità può essere ridotta. Per esempio se chi la riceve ha anche altri redditi, può essere tagliata. Ogni anno l’INPS fissa delle soglie di reddito: se si superano, scatta questa riduzione. E lo stesso può succedere se un figlio che era considerato inabile migliora o se raggiunge l’età in cui non è più considerato a carico.
Per esempio nel 2024 fino a 23.345,79 euro annui non è stato previsto nessun taglio, da 23.345,80 a 31.127,72 annui è stato applicato il 25%; il 40% da 31.127,73 a 38.909,65 annui e il 50% oltre i 38.909,66 euro. Ma ora può essere tolta del tutto. E addio pensione di reversibilità.
Perché viene revocata
La pensione di reversibilità non è garantita per sempre e può cambiare nel tempo, come abbiamo visto. E può anche essere revocata del tutto. Succede per esempio se il coniuge superstite si risposa, oppure se i figli smettono di studiare, iniziano a lavorare, superano i 26 anni o terminano gli studi.
Anche per altri familiari valgono regole simili: ad esempio, se un fratello o una sorella non sposati si sposano, la pensione può cessare. Non tutto però è definitivo. In alcune situazioni può essere ripristinata. Succede ad esempio se chi l’aveva persa torna in una condizione di inabilità o di bisogno. Ma si tratta di casi specifici e bisogna farne richiesta all’INPS. Insomma, è importante sapere come funziona il tutto e tenersi aggiornati, così da evitare brutte sorprese.