Acque minerali, non bere mai più questa: ti devasta i reni | Insufficenza renale dietro l’angolo

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Acqua in bottiglia (Foto di Darko Djurin da Pixabay) - pianoinclinato.it

Non potremmo vivere senza acqua, ma una non è uguale ad un’altra. Meglio che questa non la bevi, fa davvero male ai reni.

L’acqua è una risorsa fondamentale per la vita di tutti gli esseri viventi. Non a caso è quello che si cerca nello spazio per capire se esiste qualcun altro oltre noi.

Il nostro corpo ne è composto per la maggior parte, e senza di essa non potremmo fare  praticamente nulla. Aiuta a regolare la temperatura, a trasportare i nutrienti e a eliminare le tossine attraverso i reni,  giusto per citare qualcuna delle sue utilità.

Insomma, senza acqua non ci sarebbe vita, né per noi né per gli altri esseri viventi.

Tuttavia non sempre ci rendiamo conto dell’importanza di scegliere bene quella che beviamo. Molti preferiscono a prescindere quella in bottiglia, convinti che sia più pura o più salutare di quella del rubinetto. Ma è davvero così? In realtà ce n’è una che potrebbe far male proprio ai reni.

Acque minerali: questa fa male ai reni

Innanzitutto è bene precisare che l’acqua che scorre dai nostri rubinetti in realtà è sottoposta a rigidi controlli sanitari, e spesso è sicura quanto, se non di più, quella in bottiglia. Spesso i resoconti dei test arrivano assieme alla bolletta, pertanto è facile fare dei paragoni con quella acquistata. Che comunque non è detto che sia sempre la migliore scelta.

Non tutte le acque in bottiglia sono uguali infatti, e anzi alcune potrebbero non essere così innocue come pensiamo. Basta controllare le etichette per rendersene conto. E una in particolare potrebbe non essere affatto la scelta giusta.

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Bere acqua (foto di cottonbro studio da pexels) – pianoinclinato.it

Leggere le etichette è fondamentale

Come abbiamo detto non tutti i tipi di acqua minerale sono uguali. Come si evince dalla tabella comparativa dietistica.campusnet.unito.it, ci sono delle differenze sostanziali nelle proprietà dei vari marchi. La prima cosa che guardiamo in genere è il residuo fisso, ovvero la quantità di sali minerali che rimangono dopo l’evaporazione di un litro d’acqua a 180°C. Un residuo basso significa acqua leggera e adatta a tutti, compresi i bambini, e tra le 12 comparate nella tabella la più bassa è Levissima con 72,5: Ma un residuo alto può andare bene in caso di sport intensi per esempio, o quando si suda molto, per reintegrare i sali minerali. E in questo senso la più alta è Ferrarelle con 1463.

Ma un dato molto importante di cui tenere conto è la presenza di sodio. Se guardiamo più da vicino la composizione di alcune acque minerali, possiamo notare che alcune contengono livelli abbastanza alti di questo minerale che se consumato in eccesso potrebbe non fare troppo bene. Può infatti sovraccaricare i reni e, a lungo andare, causare problemi. E la più alta in sodio sempre stando alla tabella è Uliveto, con 103,2 mg/l. Questo potrebbe essere un problema per chi già soffre di ipertensione o ha i reni sensibili. Insomma, la scelta dell’acqua da bere non è così semplice come sembra.