“Alt, patente, assicurazione e il P3 immediatamente”: UFFICIALE POSTO DI BLOCCO, senza questo documento scatta il sequestro | Alla scuola guida non lo conoscono

posto di blocco

Posto di blocco (foto wikicommons) - pianoinclinato.it

Al posto di blocco adesso ti chiedono anche il P3, e se non sei in regola ti fanno una bella multa. Meglio rimanere informati. 

Negli ultimi mesi il Codice della Strada ha subito alcune modifiche interessanti. Non si tratta solo di nuove regole per i monopattini o i limiti di velocità, ma di qualcosa di un po’ più tecnico, che ha fatto alzare più di un sopracciglio agli automobilisti meno informati.

Ai posti di blocco ora, oltre ai soliti documenti, ti possono chiedere anche un dettaglio in più. Una voce precisa, che non tutti sanno interpretare al primo colpo. Una novità che fa discutere.

Si tratta del P3. Un codice che, visto così, probabilmente nemmeno a te dice molto. Alcuni hanno pensato fosse una nuova certificazione, altri si sono preoccupati fosse una forma nascosta di controllo fiscale.

Chi è poco aggiornato magari sgrana gli occhi, pensa a un modulo, a un documento mai sentito. Ma la verità è molto più semplice. Di cosa si tratta? Scopriamolo.

Posti di blocco: favorisca il P3

Il P3  non è altro che una voce tecnica riportata sul libretto di circolazione dell’auto. Nulla di segreto, ma qualcosa che, fino a poco tempo fa, nessuno si sognava di controllare. E cosa è cambiato adesso? Per capirci dobbiamo fare riferimento alle cosiddette domeniche ecologiche.

Giornate in cui molte città italiane impongono il blocco alla circolazione per i veicoli più inquinanti. Tutto per cercare di contenere i livelli di smog, soprattutto nei mesi invernali. E lì, il P3 diventa improvvisamente il protagonista.

auto
Auto (foto di Life Of Pix da pexels) – pianoinclinato.it

Di cosa si tratta

Questo codice  che sembra uscito da un manuale tecnico indica semplicemente il tipo di alimentazione del veicolo: benzina, diesel, elettrico, ibrido, metano o GPL. È un’informazione che da sola può determinare se l’auto può circolare oppure no.

Chi guida ancora un’auto a combustione, magari un diesel vecchio modello o una benzina Euro 3, rischia grosso. Perché in quei giorni, senza nemmeno rendersene conto, può beccarsi una multa. Fine del viaggio, parte la sanzione. Non conta se l’auto è perfettamente in regola dal punto di vista meccanico o se si è sempre pagato il bollo in tempo, deve avere la giusta alimentazione. Oggi bisogna sapere anche quanto si inquina. Siamo in un momento storico in cui c’è più attenzione all’ambiente, per fortuna. Ed è per questo che i Governi spingono per l’acquisto di auto meno inquinanti. Meglio rimanere sempre informati, quindi, per non farsi sorprendere dalle novità.