“Non potete dirmi nulla, devo andare a lavoro”: posto di blocco aggirato con questa risposta | Non possono farti nessuna multa

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Posto di blocco (fonte wikicommons) - pianoinclinato.it

Puoi aggirare un posto di blocco ed evitare una multa se dichiari che stai andando a lavorare. La legge parla chiaro. 

Negli ultimi mesi, il nuovo Codice della Strada ha introdotto diverse modifiche che stanno iniziando a farsi sentire nella vita quotidiana degli  automobilisti.

Tra limiti più rigidi, nuove regole per i monopattini e un’attenzione maggiore alla sicurezza, l’obiettivo è chiaro: rendere le strade più sicure.

Nonostante queste nuove normative siano ormai in vigore, non tutti le conoscono nel dettaglio. Alcune sono state ampiamente discusse nei telegiornali o sui social, altre invece passano più inosservate, fino a quando non ci si trova a doverle affrontare direttamente.

Quello che però pochi sanno è che in alcuni casi, quando si è fermati dalla polizia o dalle altre forze dell’ordine, si può evitare una multa  semplicemente dichiarando che si sta andando a lavoro. Può sembrare incredibile, ma è così.

Eviti la multa se stai andando al lavoro

Ovviamente tutto questo parte dal presupposto che uno un lavoro ce l’abbia, e con i tempi che corrono non è affatto scontato. Ma resta il fatto che il lavoro, in alcune situazioni, può diventare una sorta di scudo contro certi provvedimenti.  E uno si chiede: com’è possibile che una legge ammetta una simile giustificazione per evitare una multa o una sanzione?

Eppure è proprio così, ed è anche accaduto già. Lo ha stabilito pure la Cassazione con una sentenza, la n. 9202/24/14 del 3 aprile 2014, come riportato anche da brocardi.it.

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Auto (Foto di Pexels da Pixabay) – pianoinclinato.it

La giustificazione regge

Il riferimento è al fermo amministrativo, una misura che consiste nel blocco di un veicolo a causa di debiti o infrazioni gravi. Ma secondo quanto riportato anche dal sito citato, la Corte di Cassazione ha stabilito con una sentenza che “il fermo amministrativo non può riguardare un bene che è necessario per il lavoro, se non ci sono altre risorse che possano sostituirlo e consentire comunque di portare avanti l’attività professionale”.

In parole semplici, se l’auto o il mezzo fermato è indispensabile per andare a lavorare e non ci sono alternative valide, non può essere oggetto di fermo. È una tutela pensata per non bloccare chi, senza quel mezzo, rischierebbe di perdere l’unica fonte di reddito. Ovviamente si tratta appunto di una norma che può essere applicata solo nel caso in cui manchino alternative, poiché in effetti secondo la legge il fermo può essere invalidato solo nel caso di lavoratori professionisti o imprenditori, escludendo i dipendenti. Ma la sentenza citata crea un importante precedente. Quindi, occorre valutare caso per caso.