UFFICIALE RISARCIMENTO BANCARIO, devono ridarti questi soldi ufficialmente: vai subito a compilare il modulo

Risarcimento dalla banca (Foto di Raten-Kauf da Pixabay) - pianoinclinato.it
Se hai affidato i tuoi risparmi alla banca potresti avere diritto ad un risarcimento e non lo sai. Basta compilare un semplice modulo.
Molti italiani affidano i propri risparmi alle banche con l’idea di metterli al sicuro o, magari, farli fruttare. Ma non sempre le cose vanno come previsto.
L’idea di mettere soldi da parte per il proprio futuro o magari per lasciarli in eredità ai figli è profondamente radicata soprattutto nelle generazioni più mature.
Anche se oggi si vive un po’ di più alla giornata, e difficilmente si riesce ad avere la possibilità di mettere da parte qualche euro per il futuro, qualcuno ancora riesce.
Ma quello che non tutti sanno è che può essere la stessa banca a doverti dei soldi. Ti deve risarcire, basta compilare un modulo.
Risarcimento bancario: quando ti spetta
Ma non c’è solo chi mette i soldi a riposo in banca. L’idea – e la speranza – è quella di farli fruttare, per cui si cerca un investimento, facendosi consigliare dagli esperti, magari. Ma in alcuni casi ciò che sembrava un investimento sicuro si è rivelato una scelta disastrosa. E la cosa sorprendente è che, se hai vissuto una situazione simile, potresti ancora avere diritto a un rimborso anche se sono passati anni.
Alcune sentenze recenti stanno dando ragione a tanti risparmiatori che si erano rassegnati a perdere tutto. Se ti sei fidato della tua banca e hai seguito un consiglio che si è rivelato sbagliato, potresti essere tra coloro che oggi possono chiedere un risarcimento. Vediamo cosa sta succedendo.
Il caso: investimenti consigliati e disastrosi
Come leggiamo su brocardi.it tutto parte da un investimento fatto nel 2003 da alcuni clienti presso la Banca Popolare dell’Alto Adige. I risparmiatori, poco esperti in finanza, all’epoca si sono fidati completamente dei consigli ricevuti e hanno investito tutto il loro capitale in obbligazioni Lehman Brothers, una banca d’affari americana. Un’unica operazione ad altissimo rischio quindi, anche alla luce di ciò che sappiamo è accaduto in seguito. Ovvero la bancarotta dichiarata dalla banca statunitense nel 2008, che ha avuto effetti disastrosi per l’economia di molti Paesi.
Anche se la banca ha fatto firmare un modulo in cui si riconosceva che l’investimento non era “coerente con la strategia concordata”, secondo la Cassazione questo non basta poiché le informazioni erano generiche e non sufficienti a far comprendere davvero il rischio di concentrare tutto il patrimonio su un solo titolo e su una durata decennale. Nel 2013 i titoli sono arrivati a scadenza e non è stato restituito nulla, quindi gli eredi dei risparmiatori hanno fatto causa alla banca. E con la sentenza n. 32226/2024, la Cassazione ha dato loro ragione e ha chiarito un punto fondamentale: il termine di prescrizione per chiedere il risarcimento non parte dal momento dell’investimento, ma da quando il cliente prende realmente coscienza della perdita.