ULTIM’ORA GIORGIA MELONI, abolizione totale del canone rai: il governo di destra ha già attivato tutto | Scattano anche i risarcimenti per chi ha già pagato

Addio al canone rai (Canva) - pianoinclinato.it
L’annuncio ha scosso l’Italia: il governo di destra ha ufficialmente avviato le procedure per l’abolizione totale del canone RAI.
Questa mossa, attesa da molti e contestata da altri, segna un punto di svolta nel finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo.
Le implicazioni economiche e politiche di questa decisione sono vaste con un impatto diretto sui cittadini e sul settore dell’informazione.
Oltre all’abolizione, si prospettano risarcimenti per coloro che hanno già versato il canone, un aspetto che aggiunge ulteriore complessità alla vicenda.
L’attenzione è ora rivolta alle modalità di attuazione e alle reazioni che questa storica decisione susciterà nel paese.
Tutto pronto per dire addio al canone Rai
L’abolizione totale del canone RAI, annunciata dal governo di destra, rappresenta una svolta epocale nel panorama radiotelevisivo italiano con implicazioni significative per milioni di cittadini. Questa decisione va ben oltre la semplice eliminazione di una tassa, in quanto comporta una revisione completa del sistema di finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo. Fino ad ora, l’esenzione dal pagamento del canone RAI è riservata a specifiche categorie di cittadini, con criteri ben definiti: cittadini ultra 75enni con basso reddito, questa categoria beneficia dell’esenzione a condizione che il reddito annuo del nucleo familiare non superi gli 8.000 euro; tale limite di reddito include sia il reddito del richiedente che quello del coniuge o del soggetto unito civilmente. Inoltre, è previsto che nel nucleo familiare non siano presenti altri soggetti conviventi con un reddito proprio, ad eccezione di collaboratori domestici, colf e badanti.
Un’altra categoria esente dal pagamento del canone Rai è quella dei cittadini che non detengono un televisore, coloro che non possiedono un apparecchio televisivo possono difatti richiedere l’esenzione presentando una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, questa dichiarazione deve essere rinnovata annualmente, poiché l’esenzione non è automatica per gli anni successivi. Le modalità di richiesta dell’esenzione variano a seconda della categoria di appartenenza. Vale a dire: per i cittadini ultra 75enni, una volta ottenuta l’esenzione questa rimane valida negli anni successivi, a meno di variazioni nelle condizioni di reddito. Per coloro che non possiedono un televisore, la dichiarazione sostitutiva deve essere presentata entro scadenze precise e cioè il 31 gennaio per l’esenzione annuale e il 30 giugno per quella semestrale.
Ecco come fare per non pagare
La presentazione della domanda di esenzione può avvenire in diversi modi tra cui tramite i CAF ACLI, che offrono assistenza nella compilazione e trasmissione del modello.
O ancora si può richiedere direttamente online, tramite l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate oppure tramite raccomandata senza busta, inviata all’indirizzo dell’Agenzia delle Entrate di Torino.