UFFICIALE BOLLO AUTO, se non hai pagato è scattata la prescrizione: SALVINI ha già firmato il DECRETO

Bollo auto

Bollo auto- Foto di JÉSHOOTS da Pexels-PianoInclinato.it

Buone notizie per migliaia di automobilisti italiani: ecco cosa cambia davvero grazie alle nuove regole sul bollo auto che sono state approvate dal Governo.

Il bollo auto non pagato rappresenta un grave problema per gli automobilisti italiani che si ritrovano a dover fare i conti con questa tassa tanto odiata.

Chi ha mancato il versamento di quest’imposta, però, può tirare un sospiro di sollievo, grazie al provvedimento arrivato dopo mesi di attese e indiscrezioni.

Il decreto, firmato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, agisce sulla prescrizione di questa gravosa tassa regionale.

Vengono così introdotte regole precise che potrebbero portare molti cittadini italiani ad eliminare l’incubo delle cartelle esattoriali da saldare.

Prescrizione sul bollo auto: dopo quanto tempo scatta

Come tutti sanno, il bollo auto si configura come una tassa regionale obbligatoria, legata al possesso di un veicolo. Il suo importo varia in base a diversi parametri, come i kilowatt, la classe ambientale e la Regione di residenza. Grazie al nuovo decreto, però, chi non ha pagato il bollo auto per più di tre anni, o cinque in alcune zone, potrebbe non dover versare più nulla. Si introduce la novità della prescrizione che, però, non può essere applicata automaticamente.

Il principio alla base della nuova norma è quello della prescrizione ordinaria, già prevista dal Codice Civile per altre tasse. In generale, la prescrizione scatta dopo tre anni dalla scadenza del pagamento. Non può essere più richiesto il pagamento nel caso in cui, durante questo arco temporale, il contribuente non abbia ricevuto alcun avviso di accertamento e nessuna cartella esattoriale. Bisogna fare attenzione, però, alle eccezioni regionali. In Piemonte, ad esempio, il termine è di cinque anni. La Corte di Cassazione ha inoltre ribadito che i tre anni di prescrizione iniziano a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il bollo andava pagato. Ogni notifica valida interrompe il conteggio della prescrizione, che riparte quindi da zero.

Prescrizione bollo auto
Prescrizione bollo auto- Foto di Antoni Shkraba Studio da Pexels-PianoInclinato.it

Decadenza dei termini per notificare il debito: quando non si deve più pagare il bollo

Oltre alla prescrizione, il decreto firmato da Salvini fa leva anche sul concetto di decadenza. Si tratta del tempo massimo entro cui l’Agenzia delle Entrate o l’ente riscossore regionale possono notificare un atto impositivo valido. Nel momento in cui si supera il tempo di decadenza, l’atto stesso diventa nullo, e anche il conseguente debito.

Ricapitolando, quindi, la prescrizione tutela il contribuente da richieste troppo vecchie in assenza di ulteriori avvisi. La decadenza, invece, protegge gli automobilisti, che non hanno pagato il bollo, da eventuali ritardi dell’amministrazione nell’invio delle cartelle.