DISASTRO INTESA SAN PAOLO, chiusura immediata degli sportelli bancomat: non puoi più ritirare | Corri a prendere i tuoi soldi alle casse

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Un’ondata di panico si sta diffondendo tra i correntisti di Intesa Sanpaolo, con voci allarmanti che parlano di una chiusura imminente degli sportelli bancomat.
La prospettiva di non poter più accedere ai propri fondi tramite i consueti canali automatici mette tutti in uno stato di preoccupazione e incertezza.
L’invito a “correre a prendere i propri soldi alle casse” risuona come un allarme, alimentando il timore di un’improvvisa indisponibilità dei contanti.
La chiusura degli sportelli bancomat, infatti, comporta un ritorno al prelievo di contante allo sportello con conseguenti code e disagi.
In un’epoca in cui le transazioni digitali sono sempre più diffuse, un simile scenario sembra quasi anacronistico, ma la sua possibilità è reale.
Niente più sportelli bancomat
La notizia della chiusura imminente di 33 sportelli di Intesa Sanpaolo in Piemonte ha scatenato un’ondata di preoccupazione tra i cittadini, soprattutto nelle aree montane e nei piccoli comuni. La decisione, prevista tra giugno e ottobre, rischia di lasciare intere comunità senza un punto di riferimento bancario essenziale, costringendo gli abitanti a lunghi spostamenti per accedere ai servizi finanziari di base. La reazione delle istituzioni locali è stata immediata. L’assessore regionale allo Sviluppo e Promozione della Montagna, Marco Gallo, ha convocato i vertici di Intesa Sanpaolo per discutere le possibili soluzioni alternative e mitigare l’impatto negativo della chiusura degli sportelli. L’obiettivo è chiaro: garantire la continuità dei servizi bancari di prossimità, fondamentali per la vita quotidiana di molti cittadini.
Intesa Sanpaolo ha proposto alcune alternative, come la banca di prossimità presso esercizi commerciali convenzionati (edicole, tabaccai, bar) e la presenza di consulenti finanziari “a domicilio”. Tuttavia, l’efficacia di queste soluzioni è ancora da valutare, e l’assessore Gallo ha chiesto una mappatura dettagliata dei punti attivi e la possibilità di estendere il servizio a nuove aree. La chiusura degli sportelli bancari non è un problema isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di desertificazione dei servizi essenziali nelle aree interne del Piemonte. La mancanza di farmacie, uffici postali e persino copertura telefonica aggrava ulteriormente la situazione, creando un senso di abbandono tra gli abitanti.
Un disastro per la comunità
La chiusura di una filiale bancaria rappresenta un colpo durissimo per le piccole comunità, che vedono sfumare un pezzo importante della loro identità e dei loro servizi. La necessità di spostarsi in altri comuni per prelevare contanti o effettuare operazioni bancarie diventa un disagio insostenibile, soprattutto per gli anziani e le persone con difficoltà di mobilità.
La Regione Piemonte ha avviato un dialogo con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per affrontare il problema della desertificazione bancaria in modo coordinato. L’obiettivo è trovare soluzioni praticabili per garantire l’accesso ai servizi essenziali a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro residenza.