“Gli over 65 hanno diritto alla IM”: te la sommano alla pensione | Ti ritrovi con il conto corrente che scoppia tutti i mesi

65 anni- Foto di olia danilevich da Pexels-PianoInclinato.it
Dopo il pensionamento si può avere ancora diritto all’immunità di malattia? Ecco cosa prevede l’INPS in questi casi e quale procedura seguire per evitare brutte sorprese.
I primi mesi successivi alla pensione possono essere molto difficili dal punto di vista economico, poiché ci si ritrova improvvisamente a fare i conti con un budget decisamente più limitato.
Le cose si fanno ulteriormente complicate quando ci si trova ad affrontare anche dei problemi di salute, che tipicamente insorgono con l’avanzare dell’età.
Fino a poco tempo fa, chi lasciava il mondo del lavoro perdeva automaticamente il diritto a ricevere l’indennità di malattia. Questo beneficio era considerato legato esclusivamente al contratto lavorativo in essere.
Oggi qualcosa sembra essere cambiato e l’INPS ha fatto chiarezza riguardo al diritto all’indennità di malattia (IM) anche per chi, pur essendo in pensione, decide di intraprendere un nuovo lavoro subordinato.
Pensionati che continuano a lavorare: come funziona l’indennità di malattia in questi casi eccezionali
Nel caso in cui un pensionato decida di avviare un nuovo impiego da lavoratore dipendente può accedere all’indennità di malattia. Questa circostanza è prevista dal contratto collettivo nazionale applicato nel settore in cui si opera con contratto regolare e versamento dei contributi. Anche dopo aver terminato ufficialmente la carriera lavorativa, quindi, si può continuare a essere tutelati rispetto ai propri problemi di salute.
Bisogna specificare, però, che l’accesso all’indennità non è automatico per tutti. Restano escluse alcune categorie, in particolare i titolari di pensione di inabilità. In questi casi, infatti, l’eventuale nuova attività lavorativa comporterebbe la perdita del trattamento pensionistico. Anche coloro che sono iscritti esclusivamente alla Gestione Separata INPS non possono usufruire i questa misura.

Quali sono i requisiti necessari per poter ottenere l’IM dopo la pensione
La novità, sancita dall’Ente previdenziale, rappresenta un’opportunità da cogliere al volo per chi continua a lavorare anche dopo l’uscita dal mondo del lavoro tradizionale, sia per necessità economiche che per motivi personali. Esiste la possibilità concreta di sommare la pensione all’indennità di malattia, ma prima è necessario verificare attentamente che il contratto preveda la copertura e che i contributi vengano regolarmente versati dal datore di lavoro.
Si specifica anche che la misura non è retroattiva: vale solo per chi ha un contratto attivo nel momento in cui si ammala. Non copre i periodi scoperti o precedenti alla ripresa dell’attività. In ogni caso la decisione presa dall’INPS segna comunque un passo avanti nel riconoscimento dei diritti previdenziali dei pensionati attivi.