Luciano Ligabue, il ricordo struggente del cantautore: “Non me la passavo bene”

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Luciano Ligabue, dopo anni fa una confessione sul passato che lascia tutti senza parole: ecco cosa ha detto, i dettagli e le curiosità
Uno dei cantautori che negli anni ha lasciato il segno indelebile nel mondo dello spettacolo è proprio lui, Luciano Ligabue. Per molti è definito il Re del rock e continua ad esserlo perché la sua musica, il suo talento e la sua grandissima voglia di fare musica è sempre al centro dei suoi pensieri. Negli anni, però, ha aperto il suo cuore ricordando un episodio struggente della sua vita: andiamo a vedere di che si tratta.
Classe 1960, Luciano Ligabue ha contribuito a migliorare il mondo della musica italiana con brani che ancora oggi rappresentano colonne sonori portanti di moltissime coppie innamorare che, con la loro sensibilità sono riuscite a cambiare quello che da sempre hanno cercato i fan: i veri valori della musica e della vita.
Giovanissimo, prima di approdare nel mondo musicale ha svolto svariati lavori come operaio, metalmeccanico, bracciante agricolo, promoter, ragioniere, conduttore radiofonico e anche consigliere comunale. Poi la svolta: nel 1986, quando fonda insieme ad amici il gruppo amatoriale Orazero.
Tra i brani che negli anni hanno lasciato un segno nel cuore di milioni di fan possiamo citare alcuni come Balliamo sul mondo, A che ora è la fine del mondo?, Bambolina e barracuda, Certe notti, Hai un momento, Dio?, Happy Hour, Piccola stella senza cielo, Tu sei lei, Niente paura e moltissimi altri.
Ultimamente, però, il cantautore ha aperto il suo cuore ad una confessione struggente che ha lasciato tutti senza parole: ecco di che si tratta.
Luciano Ligabue, la confessione che spiazza tutti
Negli anni abbiamo avuto sempre modo di vedere Luciano Ligabue sotto questa luce da rockettaro, ma quello che si nasconde nel suo passato lascia un po’ tutti senza parole. Era il 1995 e Luciano, appassionato di musica e parole era senza band e ha vissuto un momento davvero critico della sua vita e della sua carriera, come spiegato in una intervista rilasciata proprio a Leggo.it
Nel dettaglio, ha spiegato cosa sugnifica per lui il Buon compleanno Elvis: “Un disco arrivato nel 1995, in un momento critico. Ero senza una band, i Clandestino, non ero più con il mio manager degli inizi ed era un momento in cui non sapevo come sarebbero andate le cose e, devo dire che le cose non stavano andando bene. In quell’anno stavo imparando tantissimo cosa voleva dire fare musica e farsene anche un po’ un’ossessione. Non è un caso che io chiuda il disco con “Leggero”: “Nel vestito migliore… Senza andata né ritorno, senza destinazione. Leggero, nel vestito migliore sulla testa un po’ di sole e in bocca una canzone”.

Ecco come si sente oggi Luciano Ligabue
Alla domanda posta deal giornalista se Luciano si sente vivo o morto egli ha risposto in maniera piuttosto veritiera
Nel dettaglio ha ammesso: “All’epoca il brano era una provocazione, una riflessione sulla società che tende a etichettare le persone, a farle sentire dentro o fuori. Per me fare musica oggi significa ancora una cosa: stare con una band in sala prove per preparare un tour e salire sul palco. Finché potrò farlo, continuerò”.