Se fai parte di queste categorie di persone, la patente di guida non potrai più averla nel 2025: ecco cosa cambia
Il 2025, anno in cui i cambiamenti sono cominciati in maniera repentina, si sta presentando ligio alle regole e al dovere circa alcuni argomenti: uno di questi è proprio la patente di guida. Come sappiamo per guidare un veicolo è necessario averne una e, se si è specializzati in alcuni settori, servono anche altri tipi di patente diiversi da quella classica.
Oggi, però, sono state assunte delle regole ferree e molto dure per via di alcune categorie; se ne fai parte non potrai più guidare.
Il Ministro Savini, inoltre, ha introdotto alcune regole circa il bere e le sostanze stupefacenti, ormai bere un bicchiere di vino insieme agli amici è davvero un sogno, in quanto abbassando l’indice della tollerabilità incute paura perché* si rischi da 3 ai 5 mesi di sospensione oltre il rischio di essere arrestati.
Niente è corretto se fatto in questa maniera, ma il 2025 si è aperto proprio con queste novità che mettono a tacere proprio tutti.
Andiamo a vedere nel dettaglio cos sta cambiando: ecco le curiosità annesse a questo argomento.
Non tutti lo sanno ma c’è che non può più guidare ne avere la patente se fa parte di queste categorie, dove mancano i requisiti psicofisici di idoneità e il cittadino non può ottenere o rinnovare il documento. Non sempre si tratta di un divieto permanente, in quanto alcune condizioni potrebbero mutare, in quanto la stessa sospensione ha natura momentanea.
Secondo la legge 119 del Codice della Strada: “Non può ottenere la patente di guida o l’autorizzazione ad esercitarsi alla guida (foglio rosa) chi è affetto da malattia fisica o psichica, anatomica o funzionale, tale da impedire di condurre con sicurezza veicoli a motore”. La gravità della malattia viene valutata da una Commissione e si può ottenere una patente speciale valida 5 anni.
Tra le malattie per cui non può essere rilasciata la patente vi sono: Diabete, epilessia, sindrome delle apnee ostruttive del sonno poiché compromettono la sicurezza.
Vi sono anche delle complicazione cardiovascolari come:
impianto di defibrillazione cardiovascolare;
malattie vascolari periferiche;
insufficienza cardiaca di classe III e IV secondo la classificazione Nyha;
dispositivi di assistenza cardiaca;
valvulopatia con insufficienza o stenosi aortica, insufficienza o stenosi mitralica di classe IV (Nyha) oppure con sincopi;
valvulopatia di classe III e IV (Nyha) oppure con frazione di eiezione inferiore al 35%;
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