Regali poco graditi, adesso c’è un rimedio che ti fa guadagnare: ecco come fare
Se durante queste festività hai ricevuto un regalo poco gradito, ecco cosa potresti fare per guadagnarci su
Quanti di noi durante le festività natalizie ricevono sempre dei regali che non piacciono e sanno nella propria mente che non indosseranno mai? Sia per educazione e sia per galanteria si dice che non si rifiuta mai un pensiero proprio perché la persona è riuscita a pensarci anche 2 ore della sua vita dedicandoci un po’ di tempo. Sarebbe scortese dirle che questo regalo non ci piace o non è gradito.
Proprio perché siamo nell’era della tecnologia e della società che avanza sempre di più con tecniche sempre più all’avanguardia, abbiamo individuato un metodo per darti la possibilità di guadagnare dai regali poco graditi puntando al fenomeno del Reselling, che si sta sviluppando sempre di più in questo periodo storico.
Riciclare un regalo è sempre stato un fenomeno davvero poco gradito nei tempi passati, guai a chi riciclava un regalo sia per chi lo faceva e sia per chi lo riceveva. Con il tempo, però, il riciclo è stato letto come «non spreco»: do a te qualcosa che altrimenti rimarrebbe inutilizzato. Poiché oggi tutto viene rivenduto online, tu se mi regali qualcosa che non mi è gradito io lo rivendo e ci guadagno.
In molti si chiedono come funziona questo sistema ed è per questo che ci siamo noi a spiegarti e farti capire qualcosa in più del tutto: sei pronto?
Reselling, ecco cosa fare dei regali che non ti piacciono
Secondo quanto studiato da una ricerca condotta da Ipsos da eBay, per quanto il Regalo poco gradito il 37% ha scelto di conservarlo, il 23% ha preferito donarlo a qualcun altro mentre il 15% ha optato per la vendita guadagnando, in media, intorno ai 50 euro. Tra l’altro, un’altra indagine su Subito.it fa luce sulla nuova generazione che non ha gradito il Kit ricovero, pigiama, calzini e ciabatte (31%)), né gli accessori beauty (25%) né i CD musicali (15%).
La pratica di riciclare o di donare online vendendo questo materiale si fa sempre più sviluppata, per recuperare spazio e ottenere un piccolo guadagno dalla vendita dei regali inutili.
La ricerca
Silvia Campanella, ha spiegato: “«La pratica di compravendita di beni di seconda mano ha coinvolto nel 2023 circa 26 milioni di italiani e il 60% della popolazione ha dichiarato di avere fatto second hand. Ogni anno solo su Subito vengono pubblicati quasi 55 milioni di annunci; i driver di vendita sono principalmente il liberarsi di oggetti inutilizzati per fare spazio (77%), il ridurre gli sprechi (36%), il guadagno economico (33%) e la volontà di fare economia sostenibile (28%)”.
Ha poi aggiunto: “Secondo l’Osservatorio, in media in Italia chi vende beni usati ottiene un guadagno di quasi 900 euro all’anno, evidenziando come il second hand possa dare un piccolo contributo al bilancio familiare. Titoli troppo generici o incompleti influenzano negativamente le performance e la visibilità di un annuncio, insieme a immagini di scarsa qualità ad esempio sfocate o poco dettagliate e descrizioni incomplete e imprecise, soprattutto quando l’oggetto presenta alcuni difetti o caratteristiche essenziali che è bene condividere con i potenziali acquirenti”.