Alzheimer: questi sono 4 campanelli d’allarme da non sottovalutare | C’entrano le mosche
Alzheimer, finalmente svelati 4 campanelli d’allarme da non sottovalutare: ecco come percepirli, i dettagli e le curiosità
Molto spesso nella società odierna si sente parlare di una delle malattie definite del secolo, che sta spopolando negli individui grandi tra i 50 anni in su; stiamo parlando dell’Alzheimer. Questa malattia non è altro che forma di demenza tipica dell’età senile che causa diverse perdite tra cui quella cognitiva, che spesso si presenta con segnali o meglio campanelli d’allarme che sarebbe meglio non trascurare.
I primi campanelli d’allarme che sviluppa la malattia sopra citata sono sicuramente quelli legati alla demenza e alla perdita di memoria, che non sono oggettivamente comuni e tipiche dell’invecchiamento. La perdita di memoria, però, fa riferimento al ricordare eventi recenti mentre restano nitidi quelli del passato, che vengono trasportati nel presente.
La perdita di memoria, che potrebbe essere un campanello d’allarme fa riferimento a determinate caratteristiche che non devono essere assolutamente trascurate; ad esempio: dimenticare azioni, situazioni o conversazioni avute di recente, compleanni, anniversari, ripetere sempre le stesse cose, collocare oggetti in posti inusuali come le chiavi nel frigorifero, scordare dove vengono posti oggetti e accusare familiari di averle sottratte.
Con l’avanzare dell’età ci possono essere anche lapsus o momenti di offuscamento, oppure brevi dimenticanze che, dopo pochi minuti, vengono ricordate. Questi non fanno parte della malattia neuro generativa.
Alzheimer, ecco i 4 campanelli d’allarme da non sottovalutare
Come vi abbiamo già detto, vi sono alcuni campanelli d’allarme che nel corso degli anni sono stati studiati e analizzati da alcuni dottori e, in particolare, il Dottor Amen ha provato ad analizzarli spiegando a coda fare attenzione. Il primo segnale a cui fare attenzione è sicuramente il peggioramento della propria memoria in 10 anni.
Infatti, ha definito: “L’80% delle persone afferma che è così, e in questo caso c’è l’80% di probabilità che la situazione continui a peggiorare”. Inoltre, il secondo campanello d’allarme è relativo a una scarsa capacità di giudizio e un’elevata impulsività dove “l’attività dei tuoi lobi frontali, ovvero la parte del cervello che ti “supervisiona”, sta diminuendo, e questo non è un bene”.
Conclusioni
Il terzo elemento è una soglia particolarmente bassa dell’attenzione e la facilità di distrarsi.
Mentre l’ultimo segnale il fatto di essere spesso di cattivo umore, o depressi. Il dottor Amen ha anche affermato che altri fattori possono causare la demenza e sono: obesità, carenza di energia, disfunzione erettile e insonnia cronica.